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Archivio per ottobre 2021
Buona domenica sera in poesia “Forse non vedi..” Solov’ëv – arte É. Stevens – canzone “Non ti dimentico” Leave a comment
Alfred Émile Stevens
Bimbo, mi chiedi cos’è l’amore?
Cresci e lo saprai!
Bimbo, mi chiedi cos’è la felicità?
Rimani bimbo e lo saprai!
– Jim Morrison –
Alfred Émile Stevens – Saluto dal Lungomare –1891
FORSE NON VEDI…
Vladimir Sergeevic Solov’ëv
Mia cara, forse non vedi
come tutto ciò
che appare ai nostri occhi
è soltanto riflesso
ombra di quel
che agli occhi è invisibile?
Mia cara, forse non odi come
lo stridente stridore del mondo
è un eco fallace
delle trionfanti armonie?
O forse, mia cara, non senti
che solo una cosa v’è al mondo:
ciò che un cuore
a un cuore confida
in un muto saluto?
Alfred Émile Stevens
a tutti da Tony Kospan
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Alfred Émile Stevens
Pubblicato 31 ottobre 2021 da tonykospan21 in BUON.. SALUTO IN POESIA ARTE AFORISMA E MUSICA
Taggato con a dreaming evening in poetry and art, Alfred Émile Stevens, antonella ruggiero, art and poetry etc of the day, BUON POMERIGGIO, DIPINTI E CANZONE DEL GIORNO, domenica sera, Jim Morrison, Non ti dimentico, ORSO TONY, orsosognante, PITTORE DEL GIORNO, POESIA E AFORISMA DEL GIORNO, SABATO POMERIGGIO, TONY KOSPAN, Vladimir Sergeevic Solov’ëv
Ecco quale doveva essere il percorso della nostra vita secondo WoodyAllen Leave a comment
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SIMPATICISSIMA MEDITAZIONE DI WOODY ALLEN
COME DOVEVA ESSERE LA NOSTRA VITA
La cosa più ingiusta della vita è come finisce.
Voglio dire: la vita è dura e impiega la maggior parte del nostro tempo…
Cosa ottieni alla fine?
La morte.
Che significa !
Che cos’è la morte ?
Una specie di bonus per aver vissuto?
Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato.
Bisognerebbe iniziare morendo, così ci si leva subito il pensiero.
Poi in un ospizio dal quale si viene buttati fuori perchè troppo giovani.
Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare e
per quarant’anni, fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione
Seguono, feste, alcool, erba ed il liceo.
Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino, giochi e non hai responsabilità,
diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre,
passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisci il tutto con un bell’orgasmo !
Woody Allen
Ciaoooooooooo da
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Tony Kospan
Pubblicato 31 ottobre 2021 da tonykospan21 in BUONUMORE
Taggato con COME DOVEVA ESSERE LA NOSTRA VITA, originale riflessione, PENSIERO SORRIDENTE, RIFLESSIONE SULLA VITA, riflessioni divertenti, SIMPATICA RIFLESSIONE, WOODY ALLEN
“La donna del lago” di Rossini in un video dell’opera eseguita alla Scala insieme alla suastoria 1 comment
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BREVE STORIA DELL’OPERA
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“La donna del lago” è un’opera lirica di Gioachino Rossini
su libretto di Andrea Leone Tottola.
Il soggetto deriva dal poema “La donna del lago”
(The Lady of the Lake) di Walter Scott,pubblicato nel 1810.
Pur essendo un capolavoro
ha avuto nel corso degli anni alterne fortune.
Antonio Rossini (Pesaro 29.2.1792 – Parigi, 13.11.1868)
La prima rappresentazione avvenne il 24 ottobre 1819
al teatro San Carlo di Napoli, ma con scarso successo.
Andò meglio nelle repliche
riscuotendo consensi in vari teatri del mondo.
Ma ben presto, già nella 2° parte dell’800,
scomparve dai loro repertori.
Ritornò sulle scene, ma rimaneggiata,
nel 1958 a Firenze al Teatro della Pergola.
Successivamente, con la scoperta dell’edizione critica
e l’avvento del Rossini Opera Festival fu finalmente ripristinata.
La rappresentazione del 1981 a Pesaro diretta da Maurizio Pollini
secondo la versione ripristinata andò molto bene
e da allora l’opera è eseguita con buona regolarità.
LA DONNA DEL LAGO
Ma ora è giunta l’ora di ascoltarla e vederla…
in questo video nella sua versione completa eseguita
sotto la direzione del grande maestro Muti
al Teatro della Scala di Milano.
TONY KOSPAN
IL GRUPPO DEDICATO ALLA STORIAAI RICORDI ED ALLE ATMOSFERE DI UN TEMPO
Pubblicato 31 ottobre 2021 da tonykospan21 in MUSICA E DANZA CLASSICA
Taggato con GIOACCHINO ROSSINI, la donna del lago, la donna del lago versione integrale, la scala di milano, MUSICA CLASSICA, opera completa, opera lirica, The Lady of the Lake, Walter Scott
Fellini – Breve biografia artistica del grande regista nei cui film trionfano l’arte.. il sogno e lapoesia 1 comment
Federico Fellini e la moglie Giulietta Masini
FELLINI…
VERO MAGO DEL CINEMA DEL II NOVECENTO
(Rimini 20.01.920 – Roma 31.10.1993)
Vincitore di 4 premi Oscar e di tanti altri premi
èstato certamente uno dei massimi protagonisti
della storia del cinema… mondiale… del 900
per la sua capacità di coniugare
l’arte cinematografica alla poesia… alle emozioni… al sogno.
BREVE BIOGRAFIA
La sua carriera ebbe inizio nel ’29 come…
disegnatore satirico…
dopo esser giunto a Roma dalla natia Rimini…
Negli anni ’40 passò alla collaborazione
nella stesura di sceneggiature teatrali
ma nel ’45, con la conoscenza di un grande regista
come Rossellini, s’avvicinò al mondo della celluloide.
Nel 1950 la sua prima regia (insieme con Lattuada)
con “Luci del varietà” mentre il debutto come unico regista
avvenne con “Lo sceicco bianco“.
Qui la sua vena artistica, che possiamo definire
un misto di sogno e realtà che dona suggestioni magiche
inizia a manifestarsi, ma non trova consensi
nè dalla critica… nè dal pubblico.
Sordi in una mitica immagine da “I vitelloni”
Nel ’53 il suo primo grande successo con “I Vitelloni”
con il quale vinse il Leone d’argento alla Mostra di Venezia…
Il successosi confermò subitodopo,
anche a livello internazionale
con “La strada“.
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Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita”
Ormai era diventato un regista affermato…
La sua carrierada quel momento è stata un susseguirsi
di successidi pubblico e di premi nei vari Festival del Cinema… con…
Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, La dolce vita, Satyricon, Roma,
Amarcord, La città delle donne, Ginger e Fred.
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L’ultimo suo film è stato “E la nave va” nel 1990.
Oltre ai 4 premi Oscar vinti
gli fu poi conferito nel 1993
anche l’Oscar alla carriera.
Come ricordarlo oraal meglio se non con una scena,
tratta da un suo miticofilm,
che mette in evidenza il suo stile poetico e sognante?
La passerella finale di Otto e mezzo (musica di Nino Rota)
Tony Kospan
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Pubblicato 31 ottobre 2021 da tonykospan21 in CINEMA TEATRO TV SPETTACOLO
Taggato con ALBERTO SORDI, ANITA EKBERG, ARTE CINEMATOGRAFICA, cinema d'arte sogno e poesia, cinema emozioni, CINEMA ITALIANO, CINEMA POESIA, FEDERICO FELLINI, FELLINI RICORDO, GRANDE CINEMA, GRANDI REGISTI, leggende del cinema, MARCELLO MASTROIANNI, miti del cinema, nino rota, ORSO TONY, orsosognante, PREMIO OSCAR, TONY KOSPAN
Jan Vermeer.. genio della luce – Biografia e capolavori del mitico pittore olandese del‘600 1 comment
Allegoriadella Pittura
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Ilpittore olandesedel ‘600
è ormai consacrato comeuno deigrandi
dell’arte mondiale.
Qui potremo dar uno sguardo alla sua vita,
alla sua arte ed anche alle modalità
conle qualiè stato riscoperto e tolto
dall’oblio in cui era caduto per oltre 2 secoli.
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La ragazza con l’orecchino di perla
JAN VERMEER – IL GENIO DELLA LUCE
Tony Kospan
Jan Vermeer (Delft 31.10.1632 – Delft 15.12.1675)
Questaqui sopra è considerata dagli storici
l’unica immagine attendibile di Vermeer
ed è un dettaglio del suo dipinto “La mezzana” del 1656
BREVE BIOGRAFIA
Secondogenito di un mercante d’arte di Delft (Olanda)
attraverso la frequentazione di artisti e collezionista
si appassiona al mondo dell’arte
ed inizia già giovanissimo la sua formazione artistica.
A 19 anni sposa una ragazza cattolica
dalla quale avrà 11 figli e, nello stesso anno,
diventa maestro nella corporazione dei pittori della città.
* La stradina
Grazie alle attività ereditate dal padre… mercante d’arte
ma anche taverniere… poté mantenere tranquillamente
la sua numerosa famiglia fino all’invasione francese del 1672.
Giovane donna che legge una lettera davanti alla finestra aperta
Per le mutate condizioni socio-politiche,
per la morte del principale committente delle sue opere
e per le esagerate spese di… moglie e suocera
fu travolto dai debiti
e, probabilmente ammalatosiper il dolore
di non poter più far fronte alle esigenze familiari,
morì ancor giovane nel dicembre del 1675 a soli 43 anni.
Analizziamo insieme il dipinto
Ragazza che dorme
IL PITTORE
Per l’estrema cura e precisione con cui dipingeva,
ciascun quadro gli prendeva moltissimo tempo,
ed è forse per questo
che le sue opere a noi giunte sonosolo circa 40.
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Il suo stile fu influenzato inizialmente da Rembrandt
per poi avvicinarsi alle tematiche dei seguaci del Caravaggio.
La lattaia
Molto si è discusso sull’uso della “camera ottica“
un particolare aggeggio che consentiva
la visione capovolta degli oggetti…
ma forse gli serviva solo per esaminare in modo diverso
i particolari dell’opera che stava dipingendo.
Il bicchiere di vino
I suoi dipinti, a parte 2 vedute esterne,
la mitica Veduta di Delft e Stradetta,
sono tutti ambientati in interni.
* Ragazza con cappello rosso
Grazie alle sue conoscenze di materiali e tessuti,
Vermeer è eccezionale nell’utilizzo della luce
e riesce a dar vita agli oggetti, rendendoli quasi toccabili,
ma anche ai visi ed ai corpi…
come si evince osservando i suoi dipinti più popolari
come “La Lattaia” e “Ragazza con turbante”.
E’ proprio questo suo uso personalissimo e geniale della luce
che gli fa raggiungere le più alte vette artistiche del secolo.
Lezione di musica
STORIA DELLA RISCOPERTA
Era ormai stato del tutto dimenticato quando un giornalista francese,
Étienne-Joseph-Théophile Thoré, nel visitare nel 1842 il Museo dell’Aia
rimase incuriosito da un “paesaggio superbo e molto singolare“.
Non sapendo di chi fosse lesse sul catalogo:
“Veduta della città di Delft, dal lato del canale, di Jan van der Meer”.
Veduta di Delft
Iniziò allora a cercar altri dipinti di questo artista misterioso
che soprannominò “la mia Sfinge“
dato che più lo conosceva e più enigmi gli poneva.
Ma chi lo ha portato poi davvero ad una conoscenza universale
è stato Marcel Proust
con la sua descrizione estasiata sempre della “Veduta di Delft“.
* Giovinetta con bicchiere di vino
DOVE SONO I SUOI DIPINTI?
Sono in varie parti del mondo ma nessuno in Italia.
E’ dunque difficilissimo poterli ammirare da vicino
ma… per fortuna…
*Giovanetta con liuto
sono comunque spesso in giro per il mondo per mostre
e qualche anno fa sono stati anche a Bologna
dove hanno riscosso enorme successo.
* Donna in piedi davanti alla spinetta
Il suo dipinto simbolo, assurto ad icona mondiale,
è però il piccolo dipinto… qui sotto
“La ragazza con l’orecchino di perla”
cliccando sul quale, volendo,
possiamo scoprirne tutta l’affascinante storia.
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Tony Kospan
Copyright – Tony Kospan
IL MONDO DELL’ARTE
E DEGLI ARTISTI
NEL GRUPPO DI FB
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Pubblicato 31 ottobre 2021 da tonykospan21 in ARTE
Taggato con allegoria della pittura, ARTE, arte del '600, arte fiamminga, delft, genio della luce, jan vermeer, La ragazza con l'orecchino di perla, Marcel Proust, ORSO TONY, orsosognante, pittura olandese, Rembrandt, seicento, seicento olandese, TONY KOSPAN, Vermeer biografia
Buon sabato sera in poesia “L’amore” Neruda – arte Godward – canzone “Almeno tu nell’universo” MiaMartini Leave a comment
John William Godward
L’arte della vita sta nell’imparare a soffrire
e nell’imparare a sorridere
H. Hesse
John William Godward
L’AMORE
Pablo Neruda
Che hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore è una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e a bruciarci insieme.
Che hai? Ti guardo
e nulla trovo in te se non due occhi
come tutti gli occhi, una bocca
perduta tra mille bocche che baciai,
più belle,
un corpo uguale a quelli che scivolarono
sotto il mio corpo senza lasciar memoria.
E che vuota andavi per il mondo
come una giara di color frumento,
senz’aria, senza suono, senza sostanza!
Invano cercai in te
profondità per le mie braccia
che scavano, senza posa, sotto la terra:
sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
nulla,
sotto il tuo duplice petto sollevato,
appena
una corrente d’ordine cristallino
che non sa perchécorre cantando.
Perché, perché, perché,
amore mio, perché?
John William Godward
da Orso Tony
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John William Godward
Pubblicato 30 ottobre 2021 da tonykospan21 in BUON.. SALUTO IN POESIA ARTE AFORISMA E MUSICA
Taggato con a dreaming evening in poetry and art, art and poetry etc of the day, DIPINTI E CANZONE DEL GIORNO, Godward John William, Hermann Hesse, MIA MARTINI, ORSO TONY, orsosognante, Pablo Neruda, POESIA E AFORISMA DEL GIORNO, sabato sera, TONY KOSPAN
“SARO’ DA TE”.. UNA POESIA DI TONYKOSPAN Leave a comment
SARO’ DA TE Tony Kospan Sarò da te ma tu non ci sarai Verrò a trovarti ma tu sarai partita Scalerò le rocce dei tuoi monti… ma tu starai cogliendo fiori nelle valli Ti cercherò nel freddo della sera ma tu giocherai col fuoco d’un camino Cancellerai con la gomma della luna i ricordi colorati del tuo amore ma io sarò da te… oltre te stessa. . .
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Un’amica che ho ringraziato,
ha voluto dedicar un bel video a questa mia poesia.
Pubblicato 30 ottobre 2021 da tonykospan21 in TONY KOSPAN POESIE RACCONTI RIFLESSIONI TEMI
Taggato con ANTONIO CAPASSO, ORSO TONY, orsosognante, SARO' DA TE, TONY KOSPAN, TONY KOSPAN POESIA
Le originali e simpatiche “100 pecore blu” di Amburgo ed il lorosignificato Leave a comment
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Personalmente non riesco a comprendere
il livello artisticodi questa “opera”
che ha, comunque, un intento certamente positivo.
Se siete ad Amburgo (Germania), nel quartiere di Wilhelmsburg,
potreste fare un salto a visitare questa installazione
degli artisti Rainer Bonk e Bertamaria Reetz,
(anche se in verità non so se sia ancora lì o meno
dato che le notizie sono del 2013)
ma resta comunque l’originalità dell’opera.
E’ (o era) intitolata:
Blue Peace Flock (Gregge blu di pace)
e Dio sa quanto ce n’è bisogno.
Si tratta di 100 sculture rappresentanti pecore blu
che simbolizzano il fatto che,
pur avendo idee, lingue, religioni etc. diverse
in fondo siamo tutti uguali e tutti importanti.
Il progetto ha viaggiato in tutto il mondo per oltre tre anni,
fermandosi in più di 50 città prima di fermarsi davanti al
Castello di Schwerin
per simboleggiare la necessità della tolleranzae della solidarietà.
Castello di Schwerin
Tony Kospan
Pubblicato 30 ottobre 2021 da tonykospan21 in ARTE
Taggato con 100 pecore d'arte, amburgo, Bertamaria Reetz, Blue Peace Flock, pecore blu, pecore scolpite, Rainer Bonk, SCULTURE ORIGINALI
La statua più terrificante del mondo è nel “Victoria’s Way MeditationGarden” Leave a comment
I nostri giardini classici presentano quasi sempre,
nei viali e tra alberi ed aiuole,
statue inneggianti alla bellezza ed all’armonia
secondo i canoni greci e latini.
LA STATUA PIU’ TERRIFICANTE DEL MONDO
ED IL VICTORIA WAY MEDITATION GARDEN
Altrove però c’è nei parchi una più ampia tipologia di statue…
e così può accadere di trovarsi di fronte
a sculture originali…sorprendenti… e talvolta inquietanti.
Entriamo allora in questo giardino molto,ma molto, molto…particolare.
Siamodunque nel Victoria’s Way Meditation Garden in Irlanda.
Ed ecco allora cosa possiamo all’improvviso vederegirando nei viali.
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La scultura, che sembra emergere da una specie di piccola palude,
ha un aspetto che incute paura
e, per molti versi, appare davvero mostruosa.
La sculturasembra rappresentare in effetti uno zombie,
o un fantasma reincarnato,che stauscendo fuori dallo stagno
e può far venir un colpoad un distratto visitatore che se la trovasse davanti.
E’ certo così… ma è da apprezzare comunquela fantasia dell’autore,
(che non sono riuscito ad individuare)
che ha anche ben incastonato laterrificantescultura nell’ambiente paludoso
donandoci così un effetto davvero originale e sorprendente.
Non dobbiamoinfine dimenticare che oltre a questa statua
nel parco c’è anche tanto altro, sempre di assoluta originalità,
per cui chi entra… si può attendere… di tutto!
Tony Kospan
IL TUO GRUPPO D’ARTE
Pubblicato 30 ottobre 2021 da tonykospan21 in ARTE
Taggato con art horror, arte orripilante, arte orrore, arte paura, garden horror, giardini particolari, horror GARDEN, irlanda, ORSO TONY, orsosognante, park horror, sculptures horror, sculture terrificanti, statua terrificante, TONY KOSPAN, Victoria’s Way Meditation Garden
La storia dell’intensa passione tra 2 grandi scultori A. Rodin e C. Claudel ed i loro capolavori – Arte e Amore – IPARTE Leave a comment
Tutta la vera storia di un grande, ma complicato,
amoretra 2 grandissimi scultori
nella vivacissima ed affascinante Parigi di fine ‘800
solo da qualche decennio venuta alla luce.
RODIN E CLAUDEL
– STORIA D’ARTE.. AMORE E DOLORE –
Tony Kospan
Jean Beraud – Ballo al parco
Una storia d’amore… una storia di grande passione… tra 2 artisti… tra 2 grandi artisti della medesima arte… la scultura.
Un tipo di storia quindi non frequentissima ma anche una storia caduta nel massimo oblio benché all’epoca in cui si svolse fosse notissima nel mondo dell’arte e dei salotti culturali parigini.
Eppure questa èdavvero unagrande storia d’amore… seppur proibita… seppur tormentata… che durò ben 10 anni.
Possiamo ora raccontarla sia grazie alle cronache dell’epoca che grazie alle stesse opere dei 2 grandi artisti.
Auguste Rodine Camille Claudel
Parleremo dunque della storia d’amoretra lo scultore Auguste Rodin, uno dei massimi artisti del suo tempo, e Camille Claudel sua allieva, sua musa ed a sua volta grande scultrice, dall’inizio fino al suo doloroso epilogo e ci soffermeremo anche sul come e perché questa storia, in anni recenti, sia tornata alla ribalta.
E’il mondo dell’arte ed in particolare della scultura, dunque,il palcoscenico in cui è ambientato questo amore.
LA STORIA D’AMORE
Siamo nel 1882 a Parigi… allora capitale della cultura europea e mondiale.
Renoir
Lo scultore Auguste Rodin hainiziato ad avere bei successicon le sue opere… ed ad avereincarichi di vario genere tra cui quello di dare lezioniall’Accademia d’Arte “Colarossi” la sola, all’epoca, aperta anche alle donne…
Rodin da giovane lavora al busto di Padre Eymard
Rodinè un uomo di42 anni dalla taglia forte ed un po’ tarchiata, capelli chiari e barba rossiccia, un naso “importante” ed occhi da miope che però sembrano osservare tutto, e con la massima attenzione ma con un modo di fare che sembra timido e silenzioso.
Camille Claudel è una studentessa di 18 anni cheda pocofrequenta l’Accademia ed è desiderosa di apprendere i rudimenti dell’arte.
Claudel Camille –(Fère-en-Tardenois, 8.12.1864 – Montfavet, 19.10.1943)
E’ una giovane donna splendida, dal viso armonioso, dalla bocca grande e sensuale, dagli occhi di un azzurro intenso, dallo sguardo vivace, dai lunghi capelli castani econ un corpo tutto ben proporzionato.
Il fratello Paul Claudel, celebre poeta dell’epoca e diplomatico, così descrive la sorella Camille:
“Un front superbe, surplombant des yeux magnifiques, de ce rare bleu si rare à rencontrer ailleurs que dans les romans.” (Fronte superba su occhi magnifici di un blu così raro che non si trova che nei romanzi).
Scatta inesorabile il colpo di fulmine tra il professore e l’allieva che ben presto inizia a frequentarelo studiodello scultore posando anche come modella.
Rodin ben presto diviene ilsuo maestro personale ed il grande amoredella sua vita.
Intanto Rodin, che per la gran mole diincarichi ha bisogno di assistenti, si rendeanche conto chequesta sua allievaha un grande talento e può aiutarlo.
Auguste Rodin – (Parigi, 12.11.1840 – Meudon, 17.11.1917)
Dirà di lei: “le ho insegnato a scoprire l’oro dentro la materia, ma l’oro era dentro di lei”.
Camille a sua volta si consegna a lui totalmente venendo incontro a tutti i suoi desideri anche i più incredibili.
Il loro rapporto è nel contempo d’amore e d’arte… ed è proprio lei che scolpisce in quegli anni le mani ed i piedi delle opere del suo Maestro.
Camille posa come modella
Attività non da poco ma di grande valore artistico al punto che Delacroix affermò: “E’ dai piedi e dalle mani che si riconosce un grande artista”.
Camille lavora in modo instancabile dalle 7 di mattina alle 7 di sera in perfetta simbiosi artistica con il maestro.
Simbiosi dunque ma anche assoluta “fusione stilistica” come la critica ha evidenziato nell’esame delle loro opere di quel periodo.
Claudel Camille – “Jeune femme aux yeux clos” – 1885
Tuttavia non possono non notarsi delle leggere differenze… apparendo che Rodin “avvolga” i corpi, mentre Camille “fonda” gli animi.
I corpi di Rodin mostrano la loro sensualità attraverso tratti potenti… mentre quelli di Camille, attraverso forme in movimento.
In quel periodo, Rodin non è ancora quello dell’Esposizione Universale dei Parigi del 1900 ma è già un artista che si sta affermando sempre di più.
Danaid
Ma anche Camille aspira al successo e pertanto si inserisce nei circoli culturali, prende contatti con galleristi e compratori e cerca anche di ottenere delle commesse da strutture pubbliche.
Per giungere a vivere di “luce propria” ella stessa dice alle sue amiche di “lavorare come un uomo“.
Siamo nel 1886 quando Rodin le offre un singolarissimo contratto in cui sono mischiati ancora una volta amore ed arte.
Infatti egli le scrive “ti proteggerò e ti introdurrò nella cerchia di amici potenti…ed eleverò le tue capacità artistiche” e si impegna anche a lasciare la sua convivente promettendola di sposarla.
Camille Claudel – La valse
In realtà Rodin non lascerà mai Rose Beuret, la “sartina di bell’aspetto” che quand’era giovane era stata la sua modella preferita e che gli aveva anche dato un figlio solo di qualche anno più giovane di Camille.
Il loro rapporto tormentato e passionale è raccontato dallo scultore in decine e decine di disegni, ora conservati al Museo Rodin di Parigi, anche nei risvolti erotici, come del resto fece Camille nelle sue sculture, dando vita ad un kamasutra artistico ispirato al famoso poema indiano.
Nel 1888 Rodin scolpisce quella che viene considerata una delle sue maggiori opere… e certamente quella che oggi imperversa in modo assoluto nel web… IL BACIO.
Rodin – Il bacio – 1891 – (il suo più noto capolavoro ) –(partic.)
Inizialmente la sculturaera intitolata Francesca da Rimini eraffigura l’unione tra Paolo e Francesca, (V Canto della Divina Commedia) e per questo doveva essere inserita nel battente sinistro della Porta dell’Inferno ma poi, per lasublimee plastica esaltazione della passione, ci si rese conto che essa contrastava con la sobrietà degli altri battenti e quindi rimase un’opera a parte prendendo anche il titolo “Il bacio“.
Sembra poi certo che sia stata proprio Camille Claudel la modella della figura di Francesca.
Camille Claudel
In questo periodo la loro passione è al massimo e la loro fusione intellettuale e creativa èvivissima, al punto che Rodin le scrive ancora:
“…tu che mi dai dei godimenti così elevati, così ardenti, vicino a te, mia anima, nel furore dell’amore mantengo sempre il rispetto per la tua persona e per il tuo carattere, mia Camille, non mi trattare senza pietà, io ti chiedo così poco…”.
FINE I PARTE
TONY KOSPAN – CONTINUA
copyright t.k.
LA PAGINA DELLA CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA
Pubblicato 30 ottobre 2021 da tonykospan21 in AMORE AMICIZIA
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